Esito delle trattative Respinto il CCL FFS Cargo International

Il VSLF respinge il risultato dei negoziati sull'ulteriore sviluppo del CCL FFS Cargo International. La simmetria dei sacrifici non è equilibrata e non possiamo condividere un peggioramento nelle regolamentazioni sulla durata del lavoro. Sarebbe necessario un aumento del valore massimo delle fasce salariali, soprattutto tenuto conto del mercato e degli sviluppi della casa madre.

Nel dicembre 2019, si è deciso di condurre dei negoziati con FFS C I sull'ulteriore sviluppo del CCL. A causa della pandemia da coronavirus, i negoziati sono potuti iniziare solo a marzo 2021.

In particolare, un obiettivo della CN era quello di ottenere dei miglioramenti sul piano della tutela della salute e della compatibilità tra lavoro e vita privata. All'inizio delle trattative, le basi salariali del settore sono cambiate radicalmente presso la casa madre di FFS C I (progressione salariale di 10 anni per il personale di locomotiva). È stata sottoposta anche questa nuova rivendicazione.

Per mantenere la competitività, da parte di FFS C I è stata chiesta una maggiore flessibilità in cambio di denaro. L'obiettivo di FFS C I era quello di soddisfare le richieste dei clienti di modificare i percorsi dal giorno alla notte e di attenuare i ritardi dalla Germania e dall'Italia, come pure la riduzione dei turni di notte estremi da parte dei fornitori di servizi, grazie ad una maggiore flessibilità del personale di locomotiva.

Dal momento che soltanto il personale viaggiante che svolge un’attività irregolare o alternata può contribuire a una maggiore flessibilità dell'orario di lavoro, mentre in caso di aumento del valore massimo delle fasce salariali ne beneficiano tutti i profili professionali, ne risulta un onere aggiuntivo unilaterale non compensabile per il personale di locomotiva. Una flessibilizzazione dell'orario di lavoro è inoltre in netta contrapposizione con l'obiettivo di "migliorare la tutela della salute e garantire una compatibilità tra lavoro e vita privata". Durante le trattative CCL, il VSLF ha sempre ribadito di essere d'accordo con un adeguamento delle attuali regolamentazioni, purché siano equivalenti e garantiscano il Work-Life-Balance per i gruppi professionali rilevanti per il sistema.

Sulla base di queste considerazioni, il VSLF ha dichiarato sin all'inizio dei negoziati che le posizioni attuali non possono essere accettate e che un accordo basato su questi principi non sarebbe stato realistico.

I miglioramenti conseguiti successivamente insieme non erano sostanziali. Il richiesto modello di pensionamento anticipato non ha potuto essere raggiunto se non per un gruppo di lavoro paritetico. Un eventuale aumento del valore massimo delle fasce salariali di tutti i profili professionali sarebbe urgentemente necessario e, visti i buoni risultati economici di FFS C I, anche assolutamente giustificato.

Dopo una prima tornata negoziale, nell'ottobre 2021 il comitato del VSLF ha respinto i risultati, per cui i negoziati sono proseguiti. A nostro avviso, la seconda tornata negoziale di fine gennaio 2022 non ha attenuato l’inasprimento di fondo delle regolamentazioni sulla durata del lavoro e l'onere unilaterale a scapito di una sola categoria professionale dell'azienda.

Il comitato esteso del VSLF ha respinto quanto emerso dai negoziati.

Questo non è il momento di accettare dei peggioramenti di cui non abbiamo assolutamente bisogno. Al contrario, il trend del mercato dimostra che per riuscire a trovare dei giovani collaboratori e anche per motivare le donne ad avvicinarsi al mondo della ferrovia sono necessari dei miglioramenti. Con un carico di lavoro così pesante come quello dei macchinisti attivi presso FFS C I, un ulteriore inasprimento delle condizioni di lavoro sarebbe assolutamente ingiustificato, sia nell'interesse della salute dei lavoratori che della sicurezza del traffico ferroviario. Una collaborazione più stretta per quanto riguarda i piani di servizio, per esempio con traffico viaggiatori, contribuirebbe ad attenuare i picchi di carico.

Dal nostro punto di vista, i negoziati non si sono svolti in modo ottimale ed è peccato che non sia stato possibile sviluppare ulteriormente il CCL. Dei salari più alti, senza compromettere le condizioni di lavoro, sono possibili annualmente grazie alle trattative salariali. L'attuale CCL, con il quale tutte le parti in causa asseriscono di poter convivere, è tuttora valido e prosegue a tempo indeterminato. Noi continuiamo ad essere costruttivi e aperti al dialogo.


Risultato delle trattative relative all'orario di lavoro. Concerne solo il personale di locomotiva:

Estensione di un'ora ciascuno per i turni di notte con inizio del servizio prima delle 0:00, fine del servizio alle 07:00 (con decisione congiunta alle 08:00), più maggiorazione di tempo del 100%, ovvero l’orario di lavoro dalle ore 06:00 alle ore 08:00 conta il doppio.

Per i turni più lunghi di 540 minuti, riduzione della pausa da 40 a 30 minuti con decisione congiunta.

Prima delle ferie, in futuro fine del lavoro alle 4:00 anziché alle 2:00 di notte. Per le ferie di 5 settimane, in futuro si possono prevedere solo 3 blocchi invece di quattro.

Di principio, il turno di riposo tra giorni non lavorativi può essere ridotto una volta a 9 ore, con il coinvolgimento dei rappresentanti del personale, anziché a 12 ore. Nei due turni di riposo successivi, devono essere raggiunte le 12 ore.

La riduzione a 360 min. invece degli attuali 420 min. per le fasce orarie è possibile solo previa segnalazione prima di lasciare il domicilio.

I tempi di attesa oltre i 30 minuti possono essere convertiti in pause se sono disponibili dei locali di riposo. Viene concessa una maggiorazione di tempo del 100%. Ciò significa che il turno di servizio può essere esteso fino a 15 ore.

Tre pause in un turno solo previa decisione congiunta.


VSLF No. 709, 1. marzo 2022, RJ/HG
Anita Rutz / 28.02.2022