Firmato il nuovo CCL 2023 presso FFS Cargo International

Il 24 ottobre 2022, presso FFS Cargo International è stato firmato il nuovo, secondo CCL che ha validità per circa 250 degli 300 dipendenti, 150 dei quali sono macchinisti. FFS Cargo International ha pertanto potuto far valere praticamente tutte le sue rivendicazioni. Il VSLF non è soddisfatto del contenuto, in quanto le regolamentazioni sulla durata del lavoro rappresentano un passo indietro per le condizioni di impiego del personale di locomotiva. In questo modo si favorisce una società a due classi all'interno dell'azienda. Con la firma dell'accordo, il VSLF può rappresentare i propri membri come parte sociale ed esercitare la propria influenza anche in futuro.

Le trattative per un nuovo CCL per FFS Cargo International sono iniziate alla fine del 2019 e si sono protratte per due anni. È subito emerso che i valori massimi salariali per tutti i dipendenti sarebbero stati aumentati del 5% e che, per contro, al personale di locomotiva sarebbero spettate delle condizioni di lavoro peggiori. In particolare, la normativa secondo cui la fine della giornata lavorativa può essere posticipata in caso di ritardi in cambio di un prolungamento retribuito della pausa, non è esattamente ciò che si può definire al passo con i tempi e a misura di famiglia. Il carico fisico e mentale sul personale viaggiante è destinato ad aumentare.

Il comitato del VSLF ha deciso per ben due volte di non accettare questo risultato in questa forma, in quanto la simmetria dei sacrifici, come pure gli aspetti sociali e la tutela della salute non vengono presi adeguatamente in considerazione. Per poter stipulare un nuovo CCL senza il VSLF, si è quindi deciso di disdire il vecchio CCL di FFS Cargo International. In questo modo è stato possibile sottoscrivere il CCL con SEV, transfair e AQTP bypassando il VSLF.

Abbiamo dovuto accettare il fatto che con la disdetta e la nuova firma del CCL, il VSLF, che rappresenta il 20% dei dipendenti e il 33% del personale di locomotiva, è stato scavalcato (il grado di organizzazione è di circa il 60%). Firmando l'accordo, abbiamo tuttavia deciso di continuare a svolgere un ruolo attivo e di poter aver voce in capitolo sulle attività future.

Per quanto riguarda la scadenza del nuovo CCL, abbiamo chiesto una durata fino alla fine del 2025, come concordato inizialmente; anche in questo caso, tutte le altre parti hanno deciso per la fine del 2026. Ora contiamo sulla proposta di prevedere dei colloqui congiunti nel 2023 con le parti sociali per migliorare o allentare alcune regolamentazioni sulla durata del lavoro.

VSLF No. 735, 24 ottobre 2022 HG/RJ
Anita Rutz / 22.10.2022