64a AG 2021 Mendrisio TI / 19 marzo 2022

64a Assemblea generale del VSLF a Mendrisio TI

Il nostro presidente di sezione della sezione ospitante Ticino, Pietro Pangallo, ha salutato i circa 45 ospiti, come pure gli oltre 110 macchinisti e la trentina di familiari giunti a Mendrisio, nel sud del Ticino, il tutto favorito da uno splendido clima primaverile. Dopo l’annullamento delle ultime due assemblee generali a causa del coronavirus, l'atmosfera era particolarmente festosa.  

Il sindaco del Comune di Mendrisio, Samuele Cavadini, ha tenuto un breve discorso di saluto.

In rappresentanza del Canton Ticino, è intervenuto il Consigliere nazionale Marco Romano. Dal momento che il signor Romano è anche membro della Commissione dei trasporti, le sue parole non hanno mancato di suscitare grande interesse.

Sempre in qualità di rappresentante regionale, abbiamo potuto seguire le osservazioni di Denis Rossi, CEO di TILO Treni Regionali Ticino-Lombardia.

Il presidente del Sindacato tedesco dei macchinisti, Claus Weselsky, ha portato i saluti dei suoi colleghi tedeschi. Ha sottolineato i vari problemi delle ferrovie germaniche, soprattutto rispetto al sistema ferroviario presente in Svizzera. Ha inoltre elogiato il partenariato sociale svizzero, esortandoci a continuare in questa direzione. Alla domanda di quale sia la ricetta del successo del GDL, Weselsky ha ribadito che, di principio, ha degli obblighi solo nei confronti dei propri membri. Questa chiara rappresentanza degli interessi dei membri è alla base della fiducia illimitata e reciproca tra i membri e la direzione del GDL.

In qualità di relatore principale, abbiamo avuto il piacere di ospitare, per la prima volta “live”, il nuovo CEO delle FFS, Vincent Ducrot.  

Nella sua relazione, ha confermato che il suo obiettivo continua ad essere un uso polivalente del personale di locomotiva. Afferma che questa riorganizzazione richiede tempo. I necessari risparmi alle FFS di 6 miliardi di franchi entro il 2030, non devono andare a scapito del personale operativo. Ducrot ha sottolineato che la nuova progressione salariale per il personale di locomotiva è la giusta decisione per garantire il reclutamento di personale in futuro. L’assenza di pendolari è attualmente motivo di preoccupazione, perché comporta una mancanza di entrate. Le decisioni politiche per un cambio di rotta di FFS Cargo sono attese per il 2022.

Nel suo discorso, il presidente del VSLF Hubert Giger è dapprima entrato nel merito dell’esercizio 2021. I risultati di questi ultimi anni sono stati più che positivi per il VSLF. All’interno del comitato del VSLF, per esempio, si è registrato un significativo rinnovamento. Negli ultimi tre anni, il numero dei membri è aumentato del 17% e dal 2006 è più che raddoppiato, passando a oltre 2.250 colleghi e colleghe.

La retrospettiva su questi anni caratterizzati dal coronavirus non è stata altrettanto positiva. La critica principale di Giger non riguarda tanto la mancanza iniziale di disinfettanti, quanto piuttosto l'emergere di una società a due velocità nel modo di considerare i dipendenti. Il fatto che, parallelamente al mantenimento dell’esercizio da parte del personale viaggiante, vi sia stato un inasprimento delle direttive concordate sulla durata del lavoro, è stato motivo di grande delusione.  

Il drastico peggioramento della situazione relativa all'orario di lavoro, che va di pari passo con le possibilità offerte dalle soluzioni IT, incide in modo significativo sulla vita sociale e familiare e, non da ultimo, sulla salute. Allo stesso tempo, gli orari di lavoro estremi durante la notte sono in costante aumento.

In base alle trattative CCL appena concluse presso SBB Cargo International, si prevede un notevole peggioramento delle già rigide direttive sulla durata del lavoro. Tutti i dipendenti ricevono però un compenso economico, quindi anche qui c'è una mentalità basata su una società a due velocità. Giger ribadisce che per il VSLF simili peggioramenti non sono assolutamente fattibili. Si può solo speculare sui motivi che portano tutte le altre parti in causa ad accettare questi innegabili peggioramenti.

Nonostante la nuova progressione salariale per il personale di locomotiva delle FFS, resta il fatto che i macchinisti non percepiscono un aumento salariale reale da oltre 20 anni. Parità di salario a parità di lavoro significa rivendicare dei miglioramenti ed eliminare le disuguaglianze anche per le associate delle FFS.

Per quanto riguarda la digitalizzazione delle ferrovie, il presidente del VSLF ha affermato che «il principale asso nella manica delle ferrovie, sia oggi che in futuro, è l'affidabilità. Ed è a dir poco sorprendente che con dei sistemi digitali così moderni e degli investimenti finanziari così elevati non si sia riusciti ad aumentare la stabilità delle ferrovie».

In futuro, è molto probabile che le soluzioni promesse dall'industria non renderanno le ferrovie più affidabili e solide, bensì faranno solo schizzare i costi in modo assurdo verso l’alto. In sintesi, l'allungamento dei tempi di percorrenza non è altro che una dichiarazione di fallimento.

In occasione del 175° anniversario delle Ferrovie Svizzere, Giger ha ricordato che il nostro presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha ribadito che la ferrovia è importante e rappresenta un simbolo di ciò che ci unisce in Svizzera. Questa fiducia vale oro e non dovrebbe essere messa a repentaglio con tanta leggerezza.
(Le relazioni complete sono pubblicate su www.vslf.com e appariranno nel prossimo LocoFolio).

SUST:

 

Christoph Kupper

Bereichsleiter Bahnen und Schiffe SUST

BLS:

 

Daniel Schafer

CEO BLS AG

Roger Bhend

Leiter Zug- und Lokpersonal BLS AG

SBB AG

 

Markus Jordi

Leiter Human Resources, Mitglied der Konzernleitung SBB AG

Jochen Decker

Leiter IT SBB AG, Mitglied der Konzernleitung SBB AG

Peter Kummer

Leiter SBB Infrastruktur SBB AG, Mitglied der Konzernleitung SBB AG

Bernhard Meier

Kommunikation Public Affairs und Regulation SBB AG

Sibylle Hug

Leiterin HR Beratung und Personalpolitik SBB AG

SBB Cargo:

 

Isabelle Betschart

Leiterin Produktion SBB Cargo

SBB P:

 

Linus Looser

Leiter SBB P Produktion, Mitglied der Konzernleitung SBB AG

Reto Liechti

Leiter SBB P Produktion Bahnproduktion

Andreas Haller

Leiter HR Produktion Personenverkehr

Mario Rivera Rua

Leiter SBB P Produktion Sicherheit, Qualität und Umwelt

Claudio Pellettieri

Leiter SBB P Bahnproduktion ZFR

Leopold Trovatori

Leiter SBB P Bahnproduktion ZFR Mitte

Fabian Rippstein Bornhövd

Leiter SBB P Bahnproduktion ZFR Ost

SBB Cargo International:

 

Sven Flore

CEO SBB Cargo International

Manuel Wyss

Leiter Betrieb SBB Cargo International

SOB:

 

Daniel Garcia

Leiter Transport SOB AG

Dieter Ugolini

Leiter Lokpersonal SOB AG

Thurbo:

 

Claudia Bossert

Unternehmensleiterin Thurbo AG

MEV:

 

Tommaso Di Benedetto

CEO MEV Schweiz AG

Stefan Zimmermann

Leiter Qualität und Sicherheit MEV Schweiz AG

railCare:

 

Philipp Wegmüller

Vorsitzender der Geschäftsleitung railCare AG

Daniel Muff

Fachspezialist HR railCare AG

VHBL: Verein für die höhere Berufsbildung der Lokomotivführerinnen und Lokomotivführer

Manfred Haller

Präsident des Vorstandes VHBL, Consulting Group SBB AG

Gewerkschaften und Verbände:

Alexander Gabsch 

Vorsitzender GDL-Ortsgruppe Haltingen, Bezirk Süd -West

Weiter / Partner:

 

Diana Pasquariello Schmid

Co-Leiterin Spezialgeschäfte CAP

Barbara Sibilla

Juristin Spezialgeschäft CAP

Daniel Breitenmoser

Jurist CAP Rechtsschutz Versicherung

Serge Flury

Rechtsanwalt

Rolf Gutzwiller

Bahnspezialist

Michael Gut

Account Manager crossfolio GmbH

Patrick Wälty

Mitglied der Geschäftsleitung Feldner Druck AG

Markus Beer

Eisenbahn Beratung

Georg Trüb

Eisenbahnphotograf

____________________________________________________________________________________________________________________Assemblea interna

Dopo l'aperitivo e il pranzo-buffet a mezzogiorno, la parte interna dell'Assemblea generale è stata dedicata alle questioni statutarie. In qualità di presidente del giorno, Rahel Wyss ci ha condotto sapientemente attraverso i punti all'ordine del giorno.
Il cassiere Tobias Früh ha potuto presentare un risultato soddisfacente per l'esercizio 2021, che si è chiuso con un utile di tutto rispetto.

Mozioni
Durante l’assemblea sono state trattate le seguenti mozioni:

Mozione 1:
Richiedente: Sezione Ticino

Apertura di negoziati sulle agevolazioni di viaggio nella regione Lombardia (FIP)

Ciò che vale per quasi tutti i paesi dell’UE, da diversi anni non viene più concesso a sud della Svizzera, in quanto i biglietti gratuiti non sono validi per tutti i treni a lunga percorrenza in territorio italiano.
Il VSLF dovrebbe rivolgersi a chi di competenza e cercare di ottenere dei miglioramenti.

La mozione è stata accolta.

Mozione 2:
Richiedente: Sezione Lucerna-Gottardo

Indennizzo per gli esami di lingua

Il fatto di portare a termine e superare gli esami di lingua finora non ha mai comportato un indennizzo finanziario per il personale di locomotiva. Per contro, lo stesso è previsto per l'apprendimento e l'applicazione delle normative straniere (K 142.10).

La mozione è stata accolta.

Mozione 3:
Richiedente: Sezione Ginevra

Niente più lavoro su chiamata durante il proprio tempo libero

Troppo spesso PR accorcia o cancella le pause dei macchinisti senza previa consultazione, affinché́ forniscano del lavoro supplementare.
La pausa pranzo si trasforma pertanto in un’interruzione minima del lavoro, ciò che è motivo di grande insoddisfazione. Conformemente all'attuale regolamentazione, il personale di locomotiva è tenuto ad accettare il lavoro su chiamata in base alle esigenze del datore di lavoro. A seconda del carico di lavoro, la pausa non viene retribuita o viene cancellata con breve preavviso e convertita in tempo di lavoro.

La mozione è stata accolta.

Per riassumere

Riguardando le mozioni dell'ultima AG 2018 e delle assemblee dei delegati 2019 e 2020 di Basilea, risulta che il comitato del VSLF ha evaso gran parte delle mozioni.

Elezioni

Il presidente Hubert Giger e il membro del comitato Marc Engelberger (Romandia) hanno ripresentato la loro candidatura. Entrambi sono stati riconfermati nelle loro funzioni.

Durante il programma della serata tenutosi presso l'Hotel Coronado, oltre 80 colleghi con i rispettivi partner hanno potuto apprezzare la tipica ospitalità ticinese. È stato un grande successo.

VSLF No. 711, 19 marzo 2022, RF/HG
Anita Rutz / 24.03.2022


Procedimento AG

8:30    Arrivo degli ospiti e cerimonia di benvenuto nel Foyer Hotel Coronado
     
10:00   Inizio della programma di accompagnamento, Autobus per Tremona/Arzo (nuovo orario, adattato all'inizio dell'AG)
     
10:00   Inizio dell’assemblea generale nella Sala Mte Morello
    - Saluto da parte della sezione Ticino
- Saluto del Presidente VSLF

Relazioni:
- Vincent Ducrot; CEO SBB AG
- Hubert Giger; Presidente VSLF
     
12:00   Fine della parte ufficiale dell’assemblea generale
12:15   Buffet/standing lunch nel Foyer / Ristoranti Locanda San Gottardo (offerto dal VSLF, ospiti compresi)
     
14:00   Inizio della parte ufficiale dell’assemblea generale (senza ospiti)
     
17:00   Fine dell’AG e aperitivo nel Foyer del Centro Missione (offerto dal VSLF)
18:30   Inizio del programma serale e cena presso l’Hotel Coronado, Mendrisio TI

Reden / Discours / Relazione



Pietro Pangallo, Presidente Sezione Ticino

Buongiorno a tutti,

vi do un caloroso benvenuto qui nel soleggiato Canton Ticino.
È un onore per me, come Presidente della Sezione Ticino, aprire la 64a Assemblea Generale del VSLF.

Vorrei iniziare porgendo i miei saluti e ringraziando tutti gli ospiti che hanno accettato il nostro invito e naturalmente anche tutti i miei colleghi macchinisti che sono presenti oggi.
Come ben saprete a causa della pandemia negli ultimi due anni abbiamo dovuto annullare questo evento, quindi siamo veramente felici di poterci riunire di nuovo quest’oggi. Certamente è molto rassicurante vedere questa sala conferenze piena come avveniva solo qualche anno fa!

Vengo ora al cuore del mio intervento per presentarvi brevemente quello che rappresenta la giornata di oggi:

Dalla rifondazione di VSLF nel 1957, questa è la nona volta che la Sezione Ticino ha il piacere di ospitare l'Assemblea Generale.
Come sede abbiamo scelto la città Mendrisio, questo non è casuale infatti la città negli ultimi anni è diventata uno snodo molto importante all’interno della mobilità ticinese.
Come avrete potuto notare fin dal vostro arrivo in città la stazione dei treni è stata completamente riammodernata, un nuovo terminale per gli autobus è stato costruito e proprio a due passi dalla stazione ha sede il nuovo grande campus universitario della Supsi.
Con la costruzione del tunnel di base del Ceneri, oggi si può dire che Mendrisio è di certo più vicina a Locarno, a Bellinzona e a tutta la Svizzera tedesca. Questo tunnel poi ha una particolarità che è quella di essere utilizzato indistintamente dal traffico ad alta velocità, dal traffico regionale e dal traffico merci.
Allo stesso modo per la città è stato importante anche il 2018 con l’inaugurazione della ferrovia Mendrisio – Varese che ha reso la mobilità con la vicina Lombardia molto più agevole ed attrattiva.

Come rappresentante dei macchinisti ticinesi non posso che esprimere la nostra soddisfazione per tutte queste innovazioni che certamente hanno reso il nostro cantone più centrale agli occhi dei vertici delle ferrovie.

Il numero di macchinisti che oggi lavorano in Ticino è molto aumentato rispetto al passato e questo vale sia per il trasporto merci che per il trasporto passeggeri. Nonostante tutto questo però la nostra categoria sente il tema della carenza di macchinisti come ancora attuale.

Noi siamo pronti da sempre ad accettare le sfide che porta con se il progresso e l’innovazione della tecnica ferroviaria, però vogliamo che questo non porti inconsciamente a pensare che occorra meno professionalità rispetto al passato.
Il mio riferimento va ad esempio ai progetti della guida automatica dei treni che di certo non creano ottimismo per chi vorrebbe avvicinarsi per la prima volta alla nostra professione. Ad oggi poi in relazione al denaro investito non ci sono stati benefici concreti per la clientela.

Con questo concludo il mio breve intervento, non vorrei dilungarmi visto che abbiamo il piacere di ospitare delle personalità importanti e a loro vorrei al più presto lasciare la parola.
La prima parte dell’assemblea sarà in italiano, mentre la seconda in tedesco.

Questo è tutto, vi auguriamo un piacevole soggiorno a Mendrisio, sarete graditi ospiti della sezione VSLF TICINO!


Samuele Cavadini, Sindaco di Mendrisio

Signor Consigliere Nazionale, caro Marco
Presidente nazionale del Sindacato Svizzero dei macchinisti e aspiranti, Hubert Giger Presidente della Sezione ticinese del Sindacato Svizzero dei macchinisti e aspiranti, Pietro Pangallo
Signore e Signori rappresentanti del DATEC, dell’UFT, dei sindacati
CEO FFS SA Vincent Ducrot
Delegate e delegati all’assemblea

È per me un vero onore ed un grande piacere portare il saluto del Municipio alla vostra assemblea e darvi il benvenuto nella nostra Città. Mendrisio è orgogliosa di ospitare il Sindacato Svizzero dei macchinisti e aspiranti, considerata anche l’importanza che il trasporto ferroviario rappresenta per noi.

La nostra Città è una realtà di 15’000 abitanti, ca 17’000 i posti di lavoro ed un’importante popolazione studentesca. Il nostro territorio è piuttosto variegato, include 2 montagne: il Monte Generoso, attrattore turistico regionale (grazie anche alla Ferrovia del Generoso che collega il piano alla Vetta, dove svetta) ed il Monte San Giorgio, sito UNESCO (per il sito fossilifero). Si ricorda inoltre il label UNESCO per le Processioni della settimana Santa.

Abbiamo però anche una zona lago ed un fondo valle con un comparto industriale, di servizi e commerciale che annovera aziende che operano a livello internazionale. Siamo sede dell’Accademia di architettura dell’USI che fra i fondatori annovera l’architetto Mario Botta.
Nel 2021 è stata inoltre inaugurata la nuova sede della SUPSI con il Dipartimento di ambiente, costruzione e design, insediatosi in uno dei comparti più strategici per la nostra Città, quello della Stazione.

Proprio relativamente a tale comparto stiamo elaborando una nuova variante di Piano regolatore cercando di sfruttare appieno le sue potenzialità grazie alla particolare collocazione geografica decisamente strategica. Il comparto è infatti al centro di importanti vie di comunicazione collegata con Como e Varese (Malpensa) e chiaramente su l’importante asse sud-nord.

Mendrisio ed il Mendrisiotto sono però conosciuti anche per l’intensità del traffico veicolare con le relative conseguenze sull’ambiente e la qualità di vita dei nostri abitanti.

Proprio per questo stiamo lavorando su una nuova visione territoriale attraverso innovativi strumenti pianificatori ed approcci più moderni e partecipativi alle varie tematiche.

La gestione del traffico è una delle leve sulla quale vogliamo determinarci per uno sviluppo sostenibile di Mendrisio. Vogliamo favorire la mobilità lenta, condivisa e pubblica e la ferrovia riveste in questo ambito un ruolo fondamentale sia come vettore di trasporto sia per migliorare le connessioni e lo sviluppo dei comparti nei pressi delle Stazioni e delle fermate ferroviarie.

Da sempre sosteniamo con convinzione i grandi progetti infrastrutturali ferroviari come Alptransit di cui speriamo in un suo prossimo completamento a sud, per contro nutriamo dubbi sui potenziamenti delle arterie stradali.

Da soli però non potremo vincere la sfida, oltre che ad una convergenza sulle visioni ed obiettivi necessitiamo di una collaborazione con i vari attori sia pubblici che privati. In questo senso per esempio le FFS sono un partner fondamentale, ed è importante che condivida con noi il grande potenziale della Città e del suo comparto ferroviario, mi fa quindi piacere che oggi sia presente anche il CEO FFS.

Concludo con un ringraziamento a tutte e tutti voi per quello che fate. Avete scelto una professione e vi siete presi un impegno al servizio della collettività che garantisce ad ognuno di noi di soddisfare le proprie esigenze di spostamento in modo sicuro, efficiente e piacevole con un approccio tipicamente svizzero.

Vi auguro dei buoni lavori assembleari e, soprattutto, una piacevole permanenza a Mendrisio alla scoperta della nostra piccola realtà che spero possa lasciarvi ricordi felici.

Samuele Cavadini, Sindaco di Mendrisio

https://www.mendrisiottoturismo.ch/de/commons/details/Mendrisio/142012.html
https://mendrisio.ch


Marco Romano, Consigliere Nazionale Cantone Ticino


Denis Rossi, CEO TILO SA Treni Regionali Ticino-Lombardia


Claus Weselsky, Presidente del sindacato GDL


Vincent Ducrot, CEO FFS SA


Hubert Giger, Presidente VSLF

Hubert Giger / Presidente del VSLF
Discorso in occasione dell'AG 2021 / Mendrisio TI / 19 marzo 2022

Anno d’esercizio VSLF

Gentili signore e signori,
Care colleghe e colleghi

Innanzitutto, è per noi un grande piacere poter tenere oggi di nuovo un’Assemblea generale in presenza, questa volta nel bel Ticino.

Le assemblee generali degli ultimi due anni hanno purtroppo dovuto essere annullate. La retrospettiva dell'anno d'esercizio del VSLF si riferisce pertanto anche agli ultimi due anni.

Nonostante le restrizioni legate al coronavirus, non abbiamo mai smesso di prendere decisioni e essere operativi. Le ultime due assemblee generali si sono svolte sotto forma di assemblee di delegati, via lettera circolare.

In questi ultimi tre anni, metà del comitato è stato rieletto e l'età media è scesa da 47,5 a 42 anni. È gratificante il fatto di non avere problemi legati alla mancanza di nuove leve. Allo stesso tempo, il numero dei membri è aumentato del 17% negli ultimi tre anni.

Dal 2006, il numero dei membri del VSLF è più che raddoppiato e oggi conta oltre 2.250 membri attivi. (Immagine 1)

È evidente che c'è un forte interesse per una buona rappresentanza del personale, e anche che è necessaria. Siamo molto contenti della fiducia che ci siamo conquistati lavorando duramente in modo onesto, integro e consapevole dei nostri problemi e delle nostre esigenze. A tutto questo contribuisce anche una buona protezione giuridica professionale grazie all’assicurazione CAP.

Il VSLF si è notevolmente rafforzato e ha guadagnato in spessore. Oggi siamo “il” sindacato dei macchinisti delle ferrovie a scartamento normale in Svizzera.

Abbiamo inoltre una situazione finanziaria sana, anche grazie a una gestione particolarmente parsimoniosa e a un’attenta valutazione di ciò che può portare un valore aggiunto ai nostri membri e alle ferrovie, e di ciò che genera solo dei costi. Dopotutto, il nostro compito è quello di usare in modo efficiente le risorse finanziarie che ci vengono affidate.

I miei più sinceri ringraziamenti vanno a tutti i servizi interni e ai collaboratori del VSLF, in particolar modo al centro mutazioni, al cassiere e alla nuova funzione di vice cassiere.

E, naturalmente, un grande grazie a tutti i nostri membri per la loro fiducia.

Retrospettiva del coronavirus

Nella nostra retrospettiva non possiamo non menzionare anche la pandemia da coronavirus.

Per il personale di locomotiva praticamente non è cambiato niente, abbiamo infatti svolto il nostro lavoro come sempre, nonostante questa situazione insolita. Le cancellazioni dei treni erano dovute principalmente alla persistente carenza di personale e non ad assenze legate al coronavirus.

Il fatto che non sia potuto economizzare sul personale di locomotiva nonostante la riduzione del traffico, mostra chiaramente l’efficacia delle promesse IT dei programmi di pianificazione automatizzati. Questo nuovo mondo dei processi automatizzati è inaffidabile anche di fronte ai compiti più elementari, compiti che solo qualche anno fa sarebbero stati gestiti tranquillamente da un paio di persone competenti.

Questo potrebbe insegnare qualcosa... se solo si volesse.

Desideriamo ricordare che, sin dall'inizio della pandemia, noi macchinisti ci siamo fatti carico dei treni delle zone a rischio in Italia e in Alsazia quando ancora nessuno sapeva a quali rischi per la salute saremmo stati esposti. La paura era una presenza costante.

Noi macchinisti abbiamo accettato il fatto di dover continuare a gestire tutto il traffico per conto del settore pubblico, ma anche che per molto tempo non disponevamo di disinfettanti e che i ristoranti del personale e altre strutture di ristorazione erano chiusi.

Ma questa naturalezza con cui il personale viaggiante è stato ingaggiato pur di mantenere l’esercizio nonostante la situazione incerta, ha lasciato a molti collaboratori l’amaro in bocca.

Mentre molti collaboratori sono stati mandati a casa per tutelare se stessi e le loro famiglie, ci è perfino stato chiesto di soprassedere sulle regolamentazioni concordate sulla durata del lavoro per non mettere a repentaglio il mandato e il supporto finanziario del settore pubblico.

Contrariamente al personale dei treni, noi non abbiamo accettato il richiesto inasprimento delle norme sull'orario di lavoro, dal momento che il mantenimento dell’esercizio per noi era una cosa ovvia.

Per la maggiore, in questo periodo noi della base operativa ci siamo organizzati autonomamente, ciò che ha funzionato in modo ancora più rapido ed efficiente, dal momento che l’esercizio era stato ridotto al minimo indispensabile. Durante il periodo del coronavirus non abbiamo ricevuto quasi nessuna modifica o adeguamento delle prescrizioni operative, dei regolamenti o dei servizi; tutta la burocrazia è stata ridimensionata in modo significativo. Per molti è stato un sollievo poter finalmente risolvere di nuovo i problemi reali con dei colleghi competenti in loco, anziché dover gestire dei processi operativi e delle statistiche.

E ha funzionato tutto molto bene, nonostante, o addirittura, proprio grazie alla mancanza di burocrazia.

Questo ci dovrebbe far riflettere.

Alle ferrovie va dato il merito di aver reso possibile ai gruppi a rischio la possibilità di isolarsi, in modo molto pragmatico e lineare. A questo riguardo, molte cose si sono svolte in uno spirito di apertura e correttezza. Tante grazie.

Carico di lavoro / Salario

Ci piace fare il nostro lavoro. Non ci aspettiamo né l’home office né degli orari di lavoro flessibili. Ma anche noi apprezziamo delle condizioni di lavoro favorevoli e al passo coi tempi tra cui, per esempio, un quadro vincolante per quanto concerne le ore lavorative, i cosiddetti termini di preavviso. L'affidabilità della pianificazione diminuisce di pari passo con le crescenti possibilità offerte dai programmi IT. Anche se, almeno nel traffico passeggeri, oltre il 90% dei treni può essere pianificato con un anno di anticipo, gran parte dei servizi del personale di locomotiva viene modificata quotidianamente, ciò che va a scapito della vita sociale, della famiglia e anche della salute. Inutile dire che queste problematiche non sono per nulla diverse per le ferrovie cargo, dove le fluttuazioni sono ancora maggiori.

La pianificazione del personale di locomotiva avviene al minuto esatto. Anche le pause si basano sulla disponibilità dell’esercizio e non sulle esigenze dei dipendenti.

Il fatto che da anni i turni di lavoro siano in costante aumento, anche a causa del traffico più intenso e delle velocità più elevate, è ormai una realtà, come del resto la diminuzione dei tempi di riposo a causa dei tempi di inversione dei treni sempre più brevi.

Il fatto che gli orari estremi di lavoro di notte siano aumentati è dovuto al traffico, ma mette comunque a dura prova la nostra salute.

Questi carichi supplementari e queste flessibilizzazioni sono sempre più dati per scontati. Il personale di locomotiva, per esempio, non riceve un aumento di stipendio reale da oltre 20 anni. Al contrario, si cercano continuamente nuovi argomenti per non dover pagare le prestazioni aggiuntive, o almeno solo in parte. Nel frattempo, anche l'attuale livello salariale del personale di locomotiva viene messo in discussione sulla base di mansionari poco plausibili.

In base al nuovo CCL di FFS Cargo International, il traffico supplementare nelle prime ore del mattino va compensato con un inasprimento delle regolamentazioni sulla durata del lavoro. Le cosiddette flessibilizzazioni. Beninteso, i servizi iniziano spesso alle 11 o alle 12 o di notte. E vanno avanti fino al mattino. E, questo, per 6 giorni di seguito. Alternando dei turni del primo mattino presto e dei turni di sera. Anno dopo anno.

Il fatto che la prevista compensazione finanziaria per FFS Cargo International per questi oneri debba essere distribuita a tutti i dipendenti dell'azienda, sebbene vengono forniti solo dal personale di locomotiva, rivela una mentalità a due velocità.

Queste evidenti disparità di trattamento nelle aziende sono oltremodo negative e pericolose. Mentre per la base operativa ogni franco viene rigirato tre volte prima di essere speso, altrove ci sono delle risorse pressoché illimitate.

Alla luce della situazione odierna, permettetemi di spendere qualche parola sulle trattative CCL concluse presso FFS Cargo International.

Sin dall'inizio dei negoziati abbiamo comunicato che non siamo disposti ad accettare questa disparità di trattamento e questo onere aggiuntivo unilaterale. A quanto pare, nessuno era interessato.

L’inasprimento delle regolamentazioni sulla durata del lavoro per il personale di locomotiva non è stato contestato né dal datore di lavoro né dagli altri sindacati. Tutti hanno espresso le loro perplessità sull'impatto sulla salute che sono in netto contrasto con la filosofia aziendale, come descritto nel preambolo del CCL.

Il datore di lavoro non sembra però interessato al benessere a lungo termine della sua azienda e ignora queste preoccupazioni. Possiamo solo speculare sui motivi di un simile comportamento.

Tuttavia, il fatto che i nostri sindacati partner espongano deliberatamente e inesorabilmente parte del personale ad accresciuti rischi per la salute senza una reale necessità o pressioni, rivela una strana comprensione di cosa significa una rappresentanza integra del personale. E non rispecchia nemmeno i principali obiettivi sindacali, ossia un equilibrio tra lavoro e vita privata e la promozione delle donne.

Il VSLF ha detto “no” ad un inasprimento dell'orario di lavoro a scapito della salute e della sicurezza, tanto più che l'azienda va bene e, stando alle sue stesse affermazioni, non c'è bisogno di intervenire. Questo è ciò che i nostri membri giustamente si aspettano da noi.

Ci dispiace che i negoziati, durati più di 9 mesi, non abbiano prodotto un risultato che possiamo condividere incondizionatamente.

Anche con altri settori e delibere, negli ultimi anni sono stati volutamente tutelati dei singoli gruppi di personale, mentre altri sono stati penalizzati. Non sto parlando di livelli salariali o di gruppi professionali, sto parlando di persone giovani e meno giovani.

Le misure di risparmio delle FFS del 2021 sono andate unicamente a scapito dei giovani colleghi in fase di avanzamento. Allo stesso tempo, i dipendenti con più anzianità hanno addirittura ricevuto un premio di 200.- franchi. Ancora oggi non so perché, ma posso immaginarlo.

Affiliate

Un altro fattore di disturbo è la disparità di trattamento del personale nelle case madri e nelle affiliate, con grandi differenze di salario e condizioni di lavoro nonostante il lavoro sia identico. E, questo, addirittura con gli stessi loghi sui treni e sulla carta intestata.

I colleghi della GDL in Germania, per esempio, hanno ottenuto che il livello tariffario della DB, leader del settore, venga applicato a tutte le ferrovie. Il motivo è semplice: per lo stesso lavoro, stesso salario. Questo è sancito anche nei nostri CCL. E la concorrenza non va combattuta a spese del personale.

Non si può essere il miglior datore di lavoro del paese se poi si abbassa il livello con le rispettive affiliate. I cantoni e le regioni possono commissionare dei trasporti regionali a basso costo, in quanto sovvenzionati in modo incrociato tramite le case madri, mentre tutti i posti di lavoro attraenti e ben retribuiti sono dislocati presso la casa madre.

Il fatto che alle FFS siamo riusciti a concordare una progressione salariale per i nuovi macchinisti dal minimo al massimo entro 10 anni, è senz’altro una misura valida, anche se dovuta da lungo tempo; un investimento necessario se si vuole acquisire e mantenere gente interessata a svolgere questa professione.  

Ma questa progressione di 10 anni altro non è che quanto avevamo già 20 anni fa. Quindi non è niente di nuovo, ma solo una rinuncia ai grossi risparmi fatti per decenni a scapito dei giovani colleghi.

Il modello "Blumenthal" degli anni duemila, con la variante del macchinista a basso costo, fa definitivamente parte del passato. Come dice adesso l'associazione dei datori di lavoro: Se un datore di lavoro attraente vuole assumere dei bravi dipendenti, deve per forza inventarsi qualcosa.

E noi non abbiamo bisogno solo di bravi dipendenti, ma anche di molti.

Non dobbiamo dimenticare che nei prossimi anni andranno in pensione ben 10.000 colleghi. E con loro, anche il loro know-how ferroviario.

Le sfide finanziarie delle ferrovie causate dalla pandemia rappresentano anche un'opportunità per concentrarsi di nuovo maggiormente sulle competenze chiave: dovremo investire di nuovo in prodotti efficienti anziché in costose illusioni future. Se vogliamo una certa stabilità, la tecnologia deve supportare l’essere umano e non il contrario.

Questo ci porta al tema dei sistemi digitali e dell'ETCS.

Digitalizzazione / ETCS

Gli sviluppi tecnici hanno sempre richiesto degli adeguamenti da parte delle ferrovie. Nell'era digitale odierna, tuttavia, la tentazione di reinventare la ferrovia è sempre più forte. Si ritiene che i problemi di capacità possano essere risolti con dei programmi informatici e che la solidità dell'orario dipenda unicamente dai bits e dai bytes. Per quanto possibile, le competenze umane dovranno essere integrate o sostituite da algoritmi.

Ma, nella realtà, cosa abbiamo oggi?

  • Non ci sono ancora dei veicoli in grado di mettersi in servizio autonomamente e di gestire le partenze. I veicoli moderni, dotati della più recente tecnologia digitale, impiegano fino a 8 volte di più per la messa in servizio.
  • Il sistema di sicurezza europeo ETCS sta cercando da ben 40 anni di diventare eurocompatibile. Solo in Svizzera, esistono ben 5 varianti diverse di ETCS, che però non sono compatibili tra di loro.
  • Molti "sistemi di guida assistita", che ci vengono spacciati come una tappa intermedia verso l'automazione entro il 2065, devono essere costantemente controllati e corretti dal momento che non sono affidabili. Anzi, stanno diventando sempre più un fattore di disturbo.
  • Al momento si sta lanciando il sistema ETCS Baseline 3, un'altra soluzione svizzera isolata che distrugge capacità preziose e offre meno sicurezza rispetto ai sistemi odierni.
  • Abbiamo dei programmi come SOPRE o RailOpt, quest’ultimo interrotto prematuramente.

L’elenco sarebbe ancora molto lungo.

Le ferrovie svizzere assecondano tutto questo, nonostante i costi elevati. Perché hanno paura di restare indietro. Il fomentare questa paura non è altro che un modello aziendale intelligente che ci viene propinato con parole chiave come «first mover», «innovazione» o «eurocompatibilità».

Nel frattempo, è sempre più evidente che con questi sistemi non saremo mai in grado di far circolare in modo stabile i numerosi treni commissionati dal mondo della politica. Le soluzioni promesse dall'industria non renderanno le ferrovie più affidabili e solide, bensì faranno solo schizzare i costi in modo massiccio verso l’alto.

E se si dovesse prevedere di allungare i tempi di percorrenza, questa non è più una necessità legata alla fisica, bensì il primo effetto di un concetto che ha perso il contatto con la realtà. In pratica, una dichiarazione di fallimento.

La maggior parte delle cancellazioni dei treni era dovuta alla carenza di personale, come pure ad una tecnologia "innovativa" inaffidabile. Nel 2018, per esempio, abbiamo dovuto cancellare delle intere linee per mancanza di macchinisti e il Léman Express sul lago di Ginevra non è mai realmente decollato.

Il principale asso nella manica della ferrovia, sia oggi che in futuro, è la sua affidabilità. Ed è a dir poco sorprendente che con dei sistemi digitali così moderni e degli investimenti finanziari così elevati non si sia ancora riusciti ad aumentare la stabilità della ferrovia.

La portata delle digitalizzazioni diventerà evidente solo nei prossimi anni, quando gran parte del know-how ferroviario sarà scomparso. Si sa già quanti colleghi andranno in pensione nei prossimi anni.

Non solo le ferrovie, ma anche l'UFT dovrebbero esserne seriamente preoccupati. Le scelte che verranno fatte nei prossimi anni saranno decisive e determineranno la nostra sopravvivenza futura.

Le soluzioni IT non funzionano in automatico proprio perché sono delle soluzioni IT. Se un problema non viene capito a fondo, non c’è nessuna intelligenza artificiale che possa aiutare.

E, noi macchinisti, non ragioniamo così solo per paura di essere soppiantati dalla digitalizzazione. Noi abbiamo paura dei "sistemi di guida assistita" che distruggono pezzo per pezzo le nostre capacità finché un giorno non potranno più essere compensate.

L'attuale débâcle sul traffico internazionale verso Monaco e Milano evidenzia un'altra ferita aperta. Se i miliardi investiti nelle infrastrutture, come l'elettrificazione fino a Monaco o le gallerie di base del Gottardo e del Ceneri, non generano né un guadagno di tempo apprezzabile né tantomeno dei collegamenti stabili, allora è evidente che gli investimenti non vengono sfruttati in modo efficiente.

Anche il Comitato del San Gottardo, una comunità d’interessi composta da 13 cantoni, 8 città e, per esempio, le Camere di commercio di Zurigo e del Ticino, nella sua presa di posizione sull'orario 2020 scrive che i tempi di percorrenza guadagnati con le gallerie di base del Gottardo e del Ceneri non potranno ancora essere realizzati pienamente. E, questo, nonostante il fatto che la GbG sia operativa già da quattro anni. Cito: «Il tempo di percorrenza di 1h e 40 min. tra Lugano e Milano per un Euro-City è assolutamente inaccettabile.»  

Una velocità media di 48 km/h per 80 km.

Al momento si sta cercando di viaggiare da Zurigo a Milano in tre ore, ma non funziona. E l'arrivo a Milano non è alla Stazione Centrale, ma in una stazione secondaria. Chiunque pianifichi degli orari simili a spese dei passeggeri, lavora chiaramente contro la nostra ferrovia.  

Nel 1969, più di 50 anni fa, il treno TEE circolava da Zurigo a Milano in 3 ore e 47 minuti. Ancora senza le due gallerie di base, ma già con il cambio automatico a pieno regime a Chiasso. Un risultato straordinario, ottenuto grazie all'organizzazione, all’attenzione alla qualità e alla conoscenza specialistica dei problemi di fondo.

Non dobbiamo sacrificare il nostro traffico ferroviario ad altissima frequenza, che è unico al mondo e con il suo traffico misto non può neanche lontanamente essere paragonato con il Giappone, sull'altare degli standard europei.

La mediocrità europea non deve essere il nostro obiettivo. Alla luce della situazione odierna e di un'analisi critica, i fondi pubblici potrebbero esaurirsi rapidamente. Le ferrovie devono essere più assertive nei confronti del management, delle autorità e dell'industria e battersi per i loro bisogni reali. Noi siamo pronti a dare tutto il nostro supporto.

I 175 anni delle ferrovie svizzere

Quest'anno festeggiamo i 175 anni delle ferrovie svizzere.

Una buona occasione per fare una retrospettiva. Il panorama ferroviario del secolo scorso era caratterizzato da molte piccole e piccolissime compagnie ferroviarie, che con il tempo si sono fuse insieme. Questo con l'obiettivo di diventare migliori, più unitarie e più affidabili.

Le guerriglie tra ferrovie e la mancanza di volontà di investire a lungo termine hanno infine portato alla fondazione delle Ferrovie Federali Svizzere nel 1902, a seguito di un referendum popolare.

120 anni più tardi, abbiamo nuovamente molte compagnie, molte affiliate e molti operatori privati. Il sistema sta diventando sempre più complesso, richiede sempre più manutenzione ed è sempre meno efficiente. Sta perdendo stabilità e resilienza.  

Adesso ci dobbiamo confrontare con innumerevoli restrizioni legate alle linee e con impedimenti di natura tecnica. In realtà, nel 1960 avevamo già risolto questi problemi con i treni TEE e il materiale rotabile che poteva essere utilizzato liberamente a livello europeo.

Oggi ci occupiamo principalmente di burocrazia: a chi appartiene il veicolo, dove lavora il macchinista, quale ITF fornisce il treno, come lo gestisce il personale del treno e quali sono le prescrizioni che devono essere osservate e quando. E, una volta definito il processo, si pone la successiva domanda: cosa succede se un treno viene impiegato anzitempo per un altro servizio? Una maratona infinita di lavoro a scapito dei clienti.

Non riusciamo più a distinguere il bosco dagli alberi. E intanto si va avanti a definire sempre nuovi processi per abbattere gli alberi in modo da poter vedere finalmente di nuovo il bosco.

Come sfondo per la foto del Consiglio federale di quest'anno, il nostro presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha scelto una cartina della Svizzera con la rete ferroviaria.Il consigliere federale Ignazio Cassis ha affermato che la ferrovia è importante e che rappresenta un simbolo di ciò che ci unisce in Svizzera. (Immagine 2)

Non è evidente che un governo si riferisca alla sua ferrovia come ad un elemento centrale e unificante.

Questa fiducia vale oro e non dovrebbe essere messa a repentaglio con leggerezza.

Noi del VSLF stiamo facendo la nostra parte per mantenere questa fiducia.

Tante grazie.

Hubert Giger
Presidente del VSLF

Trad. Anita Rutz / 22.03.2022

Programma di accompagnamento